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giovedì 23 febbraio 2012

Il magico numero 7!

Il numero 7 è stato considerato fin dall'antichità un numero magico e misterioso.
Gran parte delle proprietà attribuitegli risalgono all'astrologia babilonese che per prima aveva riconosciuto 7 pianeti ed aveva diviso il mese lunare in cicli di 7 giorni. Il 7 venne quindi considerato sacro proprio perché allora rappresentava il cosmo e la sua perfezione. Tutte le civiltà antiche hanno sviluppato un sim­bolismo numerico e in molte di esse il 7 è considerato numero sacro, unico e immobile. Secondo la scuola pitagorica il 7 è “amitor” (senza madre) in quanto non è un prodotto fattoriale ed è generato solo dall'unità (numero più grande divisibile solo per se stesso). E’ simbolo di perfezione in quanto risultato della somma del 3 (lo spirito, il maschile) e del 4 (la materia, il femminile), che esprimono due forme perfette: il triangolo equilatero ed i quadrato. Essi sono anche i numeri basilari della Piramide (la base quadrata, i quattro lati triangolari). Per tale ragione, in epoca antica, il sette veniva rappresentato come un quadrato sormontato da un triangolo.
I Greci associavano il 7 all’adorazione di Apollo e di Selene. Sette erano le vacche sacre del dio cantati da Omero (“All'isola della Trinacria arriverai: là numerose pascolano le vacche e le pingue grecci del sole, sette armenti di vacche e sette belle greggi di pecore...” Odissea, XII, 127-133) e sette le corde della lira (strumento al dio tanto caro). Nella mitologia sette erano i fanciulli e sette le fanciulle inviate a Creta come pasto per il Minotauro. Il 7° giorno dalla nascita si dava il nome al neonato... ed ogni 7° giorno gli Spartani facevano sacrifici ad Apollo! Sempre nella tradizione greca, 7 erano i Sapienti e 7 le Meraviglie del Mondo, sintesi della perfetta armonia tra pensiero ed azione. Il sistema Tolemaico poneva al centro dell'Universo la terra, attorno a cui ruotavano, sette sfere concentriche dette Cieli (la Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno). Sette sono anche le stelle che compongono l’Orsa Maggiore ed altrettante quelle che formano l’Orsa Minore.
Il numero 7 è anche un numero ricorrente nella storia di Roma. La città è stata costruita su 7 Colli (Capitolino, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale, Celio e Aventino). Fondata da Romolo il 21 (multiplo di 7) Aprile, è stata governata da 7 re (Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tuillo e Tarquínio il Superbo). La leggenda vuole, poi, che la città divenne "eterna” per 7 oggetti ivi condotti perché di buon auspicio: l'ago di Cibele (una pietra nera adorata in Asia minore); la quadriga donata dalla città di Veio; le ceneri di Oreste, figlio di Agamennone; lo scettro di Priamo, re di Troia; il velo di Ilione; la statua di Atena Pallade; i dodici scudi Ancili. Roma è, inoltre, la città delle 7 Chiese (le 4 Basiliche maggiori - S. Pietro in Vaticano, S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, S. Paolo fuori le mura - e le 3 Basiliche minori di S. Sebastiano sull'Appia, S. Croce in Gerusalemme e S. Lorenzo fuori le mura).
Gli Egiziani contarono “sette bracci” del Nilo; 7 erano gli scorpioni che accompagnavano sempre la dea Iside; 7 erano le vacche grasse e 7 quelle magre ed altrettante le spighe sognate dal faraone, premonizione di sette anni di abbondanza in tutto l'Egitto, seguiti da sette anni di carestia.
Nell'Antico Testamento il 7 compare ricorrente: tanti sono i nomi usati per indicare la terra e altrettanti per il cielo; nell'Apocalisse di San Giovanni il sette vi ricorre cinquantaquattro volte: la fine dei mondo sarà annunciata dalla rottura dei 7 Sigilli, seguita dal suono di 7 trombe per bocca di 7 Angeli, quindi dai 7 Portenti e infine dal versamento delle 7 Coppe dell'ira di Dio. Nel Nuovo Testamento, 7 sono i Sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i Peccati Capitali (gola, lussuria, avarizia, superbia, accidia, invidia e ira) e le Virtù, 4 cardinali (forza, sapienza, giustizia e temperanza) e 3 teologali (fede, speranza e carità).
Nell'Ebraismo, 7 sono le luci del candelabro sacro (Menorah), simbolo della fede eternamente accesa; il Sabato, settimo di una serie di giorni, è il giorno della Creazione e quindi del riposo dedicato al culto; l'anno sabbatico è il settimo di una serie di anni: è l'anno della “remissione”, nel quale dovevano essere sospesi i lavori dei campi, per permettere il riposo agli animali e agli uomini; il settimo di 7 anni sabbatici era l'anno del giubileo (il nome viene dall'ebraico “ jobhel ” che significa “ corno di montone ” con il quale sette sacerdoti, alla fine dell'ultimo anno di ogni ciclo di sette anni sabbatici, compivano per 7 giorni il giro di Gerico e l’ultimo giorno percorrevano 7 volte le mura della città, annunciando l'inizio del cinquantesimo anno, durante il quale non si doveva seminare, né mietere e né vendemmiare). Il settimo giorno dalla nascita avveniva la circoncisione dei maschi; 7 volte venivano assolti i peccati e 7 era il simbolo della perfezione che contiene il loro simbolo etnico, la stella di David. Nella Kabbala, poi, l'uomo è rappresentato triplice nell'essenza, ma settemplice nell'evoluzione: ha capacità vegetativa (nascita e sviluppo del corpo), nutritiva (mantenimento del corpo), sensitiva (contatti sensoriali col mondo fenomenico), intellettiva (riflessioni e sintesi), sociale (rapporti con i suoi simili), naturale (rapporti con la natura) e divina (capacità di armonizzare la vita con la realtà di Dio).
. Anche nella tradizione coranica il sette ha un significato particolare: sette sono le porte dell'inferno ed il mondo è sorretto da 7 colonne poggiate sulle spalle di un gigante, a sua volta sostenuto da un'aquila, che posa su una balena che nuota nel Mare Eterno.
Secondo la Baghavad Gita, il libro sacro dell'Induismo, 7 erano gli illuminati del Veda dell'India, emanati ed illuminati da Agni, il fuoco sacro, simbolo del focolare domestico e della famiglia. I buddisti definiscono, inoltre, l'uomo come Saptaparna , “pianta a sette foglie” attribuendogli sette principi: “Atma”, che significa “scintilla divina”, “Budhi” che è lo “Spirito”, “Manas” l'“Anima”, “Kama Rupa” gli “istinti”, “Shtula Sarira”, la “materia”, “Linga Sorira” il “corpo astrale” e, infine, il “Prana”, che è l'“essenza della vita”, lo “Pneuma dei greci”, lo “Spiritus” dei romani o il “K'i taoista”.
Inoltre 7 è sinonimo di governo dei cicli e dei ritmi della vita umana. Le uova di gallina si schiudono dopo 21 giorni (7x3); quelle di anatra si aprono dopo 28 giorni (7x4); quelle di struzzo dopo 56 giorni (7x8). Le cagne generano dopo 63 giorni dalla fecondazione (7x9); le mucche dopo 280 giorni (7x40). Il ciclo mestruale che regola le funzioni dell’apparato genitale femminile si ripete normalmente ogni 28 giorni (7x4). Dopo il concepimento, infatti, l’embrione rimane tale per 7 settimane per poi trasformarsi in feto. Il movimento del feto umano prodotto da questo apparato, è seguito da un periodo di 126 giorni (7x18). Il periodo di variabilità è di 210 giorni (7x30). Quello della gestazione si conclude in 280 giorni (7x40) o, volendo usare un’ altra misura temporale, il parto avviene dopo 7 lune nuove.
Nella natura, inoltre, il 7 denota la periodicità dei fenomeni. Lo spettro luminoso viene diviso nei 7 colori di base che formano l’arcobaleno (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto). 7 sono le note musicali e 7 i gradi della scala che producono l’armonia, 7 sono i diesis e 7 i bemolle.

Il 7 e FUTURAFRANCESCA
Dopo questo excursus nella ‘magia’ del numero 7 possiamo meglio comprendere come mai anche Telecom Italia nel suo progetto FuturaFrancesca si sia affidato al fascino e alla protezione di questo numero.
Ma dove troviamo il numero 7 nel mondo di FuturaFrancesca?

Prima di tutto il gioco on line si è svolto dal 20 ottobre alle 7 di mattina fino al 7 novembre alle 23.59.
In questo periodo a giorni alterni alle 7 di mattina, il Cartomante ha scoperto una delle 7 carte per sviluppare la storia.
Per sviluppare lo spunto di ciascuna Carta il cantastorie aveva a disposizione solo 777 caratteri e per l’ultima carta 1077
Sono state le 77 storie con più seguaci a entrare in finale e tra queste sono state scelte le 7 storie vincitrici.
Il 14 (7x2) Febbraio alle 14:29 (14+29=43=4+3=7) il cartomante cioè che colui che ha diretto e coordinato il contest FuturaFrancesca ha annunciato l’uscita dello spot.


Soffermandosi ancora un istante sulla data di lancio dello spot notiamo che
14-2 = 1+4+2= 7
14-2-2012= 14+2+2+0+1+2= 21= 7x3

Nello stesso sito del contest http://futurafrancesca.telecomitalia.com/come-si-gioca/perche-tanti-sette/
Si dà una veloce spiegazione sul motivo per cui il gioco e lo spot siano pervasi dalla magia del 7:
‘Le ‘arti liberali’ degli antichi erano 7, e in generale il 7 è un simbolo di completezza. E i mezzi di comunicazione rendono più piena la nostra vita. Ci permettono di restare in contatto con le persone che amiamo, di avere informazioni, di vivere meglio. Almeno 7 volte meglio...’

Allora avete i brividi? Vi ho persuasi della magia e incredibile potenza del numero 7?
Chi pensa siano tutte frottole … è libero di farlo! Io però intanto mi sono tutelata e questo è il mio SETTIMO post sul blog riferito allo spot FuturaFrancesca!!!!! ;D

Date retta a me, se ancora non l’avete fatto, correte a veder lo spot! Numeri o non numeri ne vale davvero la pena.
Ecco il link: http://www.youtube.com/watch?v=nDXYwwnBcw0

E adesso vi lascio con un video sorprendente e un po’ magico! Un’intervista interattiva a Tak Kuroha, il regista che ha curato il nuovo spot di Futura Francesca. Potete vivere l’intervista in maniera interattiva passando il mouse sulle carte e scegliendo la domanda che preferite, oppure guardarla dall’inizio alla fine selezionando il fumetto relativo!